martedì 30 marzo 2010

La presentazione del libro da BIbli

Dunque iniziamo col dire che questa è la terza presentazione del libro A TESTA ALTA. La prima l'abbiamo organizzata a Capranica sotto Natale, con grande interesse del pubblico e con la presenza di diversi autorevoli esponenti politici del territorio. Nella seconda presentazione l'autore del libro e il Vicepresidente della ONLUS hanno portato l'esperienza di scrittura e della casa famiglia direttamente ai ragazzi della scuola media di Capranica. In questo terzo evento il libro è stato presentato da Bibli, a Roma. Il pubblico era formato dai soliti amici che accompagnano ormai da tanti anni il nostro lavoro e da assistenti sociali di alcuni territori del Comune di Roma, che conoscono la casa famiglia e il lavoro che si svolge con i ragazzi in difficoltà. Maurizio Persiani che, con passione e professionalità, ha presentato la serata e rivolto domande agli ospiti, ci ha accompagnato lungo il percorso specifico del lavoro in comunità. Ha iniziato presentando il libro, questo reality book scritto da Marco Di Francesco che in modo così immediato ti porta a contatto con la realtà dell'adolescenza in difficoltà. Poi ha con gentilezza aperto agli ospiti la porta della casa famiglia. Abbiamo raccontato un pò di storia, come si è formato e realizzato questo nostro progetto, quali difficoltà affronta e che tipo di impostazione ha il gruppo di lavoro. Diciamo... uno sguardo attraverso l'identità nella quale questo dispositivo terapeutico si riconosce e cerca di seguire e condividere con le altre istituzioni che si occupano di adolescenza. Poi, tramite il nostro Vicepresidente abbiamo approfondito con cura gli aspetti concreti, quelli legati ai soldi, che rappresentano una risorsa e al tempo stesso una difficoltà per chi fa il nostro lavoro. Abbiamo potuto dare un'occhiata ai progetti futuri, all'intenzione soprattutto di comprare una casa per il nostro gruppo e per i ragazzi. Perché questo avrebbe un significato molto profondo, a partire dal senso di appartenenza e di stabilità, fondamentali per chi lavora in casa famiglia. Con la dottoressa Fabiani, responsabile del progetto e del gruppo di lavoro, siamo entrati ancora maggiormente in contatto con il quotidiano, con l'esperienza vera e propria che i ragazzi fanno in comunità. La possibilità che, proprio attraverso questa concretezza dell'esperienza e dei rapporti, i ragazzi possano mettere in scena ciò che spesso per loro rappresenta un ostacolo drammatico alla crescita. Poi Maurizio Persiani ha avuto modo di dare una cornice istituzionale e tecnica al nostro lavoro, tramite l'esperienza di un'assistente sociale, Luigina Vaccaro, che da molti anni si occupa di minori. Insieme hanno approfondito il ruolo del Tribunale e la sostanza del decreto di affidamento. Infine è stato il turno della politica. E' stato nostro ospite Pietro Nocchi, assessore alle politiche sociali del Comune di Capranica, territorio che tra breve andremo ad abitare. Il turno della politica dicevo.... ma una politica vissuta dall'assessore in prima persone come operatore, come qualcuno che conosce bene il sociale e sa che aprire una casa famiglia significa fare un lavoro di comunità. Una piccola comunità all'interno di una comunità più grande di cui lui si occupa. In ultima analisi la presentazione ha rappresentato per la cooperativa un momento di condivisione molto importante del proprio lavoro e una conferma, tra l'altro, che questa direzione per noi è fondamentale.... ovvero quella di poter portare fuori dalla casa il lavoro svolto con i ragazzi, le sue modalità specifiche, la visione che abbiamo delle difficoltà dell'adolescenza e l'esperienza quotidiana di un gruppo di lavoro. Ringraziamo ancora una volta tutte quelle persone che con noi condividono questa passione.

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